Petruccioli Dimettiti!

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Parte 2

Parte 3

Roma, 2 mag. (Apcom) – E’ incalcolabile il danno causato alla dignità del servizio pubblico dalla trasmissione ‘Annozero’ di Michele Santoro, che ha confuso la sua libertà di giornalista con l’appalto degli schermi Rai a terzi che ne fanno un uso indecente, come Beppe Grillo. Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, non usa mezzi termini per stigmatizzare l’ultima puntata della trasmissione di Raidue e, facendo ammenda, assicura che episodi del genere non si ripeteranno. “Ieri sera – argomenta Petruccioli – Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai, ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi”. Per il presidente di Viale Mazzini, “il danno, l’umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno – nell’ambito delle mie responsabilità – a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi. A nessuno – ammonisce Petruccioli – quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l’appalto, di fatto, della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono ‘zone franche’. Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignità e il prestigio del Servizio Pubblico”.

 

 

Scandaloso il richiamo di Petruccioli ai danni della trasmissione “Annozero” e del suo conduttore Michele Santoro.

Chi ha assistito alla scorsa puntata di Annozero sarà rimasto colpito dalla violenza verbale e dalla profonda maleducazione e sfacciataggine espressa da Vittorio Sgarbi nei confronti di Beppe Grillo e di Marco Travaglio. Inoltre si sarà notata la grande prova di civiltà del presentatore e del giornalista nel non abbassarsi al livello del provocatore, che ha partecipato alla trasmissione con il solo scopo di impedire che si svolgesse serenamente e per censusare con le sue sfuriate le parole scomode. Chiunque si sarebbe aspettato un richiamo nei confronti di Vittorio Sgarbi, e non del conduttore… Questo dimostra in che stato siamo, e chi governa la RAI. Claudio Petruccioli è un dirigente della RAI, la quale è statale, quindi pagata dai cittadini italiani. Esso deve dirigere nell’interesse del telespetatore non del potente di turno che lo nomina e lo controlla! E’ vergognoso e scandaloso assistere a ciò che sta accandendo in questi anni funesti! La situazione dell’Informazione in Italia durante i governi Berlusconi è sempre stata disperata, un poco “meglio”, ma giusto un poco, dutante i governi di Centro-Sinistra (per lo meno non hanno cacciato, e hanno permesso che tornassero in televisione Santoro e Biagi), ma dal giorno successivo delle ultime elezioni è la situazione anche peggiore che nel passato, si è subito notato il cambiamento! Le prime a ad aumentare la disinformazione la distrazione di massa sono state le reti di Silvio, subito dopo hanno iniziato ad adattarsi anche quelle del servizio pubblico, a partire dai Telegiornali, e sopratutto i suoi dirigenti come Petruccioli! Quindi io come cittadino e proprietario-azionista della RAI chiedo le dimissioni irrevocabili del dirigente Claudio Petruccioli, per violazione della libertà di espressione di una persona come Michele Santoro, il quale ha tutto diritto di decidere di mandare in onda sul servizio pubblico le immagini del V2-Day e le parole di Beppe Grillo, perché così fancendo non fa altro che informare il pubblico su ciò che è accaduto! Impedire ciò vuol dire negare il diritto di cronaca e censurare uno dei pochi presentatori che fanno e sanno come fare bene il proprio lavoro. Lei, Petruccioli, è dipendente dello Stato non dei Governi! Il suoi PADRONI sono i cittadini e non i potenti di turno, alle richieste che Petruccioli deve attenersi! Quindi si vergogni, si penta si metta in ginocchio e chieda scusa a Santoro e ai cittadini italiani per non aver svolto il lavoro per il quale è profumatamente pagato, ed infine di Dimetta perché o non capisce un cazzo, quindi è un incompente oppure è in malafede! Se la trasmissione dovesse essere sospesa, mi farò sentire a voce piena!!! Mi presenterò davanti alla sede della Rai di Milano a chiedere le dimissioni di Petruccioli e a protestare contro un’eventuale censura!

 

 

Grillo, diritto di cronaca

Ho fatto come sempre il mio lavoro, con ottimi risultati per l’azienda e portando a termine una trasmissione difficile che ha dovuto sopportare durante il suo svolgimento insulti e provocazioni preordinate. Ritengo di aver esercitato il diritto di cronaca dando conto, come altri programmi, dei momenti più significativi della manifestazione promossa il 25 aprile a Torino da Beppe Grillo.
L’ho fatto nell’esclusivo interesse del pubblico, con un lavoro di edizione che ben risultava dalla messa in onda, ma del quale, se vorrà, il Presidente Petruccioli potrà essere informato ascoltando montatori e giornalisti che lavorano con passione nella nostra redazione e che sono abituati a usare la loro professionalità al servizio del pubblico e non per conto terzi.
Tutti i partecipanti ad Annozero, compreso Marco Travaglio, che aveva preso parte al V-Day, hanno avuto espressioni di critica e avanzato rilievi nei confronti di Grillo; c’è stato anche chi l’ha insultato con estrema violenza. Le affermazioni di Beppe Grillo sul Presidente Napolitano, già presenti nelle cronache di tutti i giornali italiani, sono state riportate senza la volontà di farle proprie. Non riportarle avrebbe rappresentato, a mio parere, una grave omissione e una censura. La stessa considerazione vale per i giudizi sul professor Veronesi e su qualunque altro personaggio pubblico. Poiché Grillo è di fatto un soggetto politico, va attribuita esclusivamente a lui la responsabilità di ogni sua dichiarazione, come confermano recenti sentenze della Corte di Cassazione e come normalmente avviene per Berlusconi, Bossi, Mastella e qualunque altro leader politico. Spetta dunque ai tribunali e non ai giornalisti valutare la portata calunniosa delle affermazioni fatte dai soggetti politici e non mi risulta che ci siano state iniziative in tal senso, perché altrimenti ne avrei dato volentieri conto.
Sono pronto a rispondere in qualsiasi sede della correttezza dei miei comportamenti e resto fiducioso in attesa delle iniziative che intenderà intraprendere il Presidente Petruccioli, ma non ritengo che esse potranno continuare a consentire ai leader dei partiti di dire quello che vogliono nella televisione pubblica, proibendo invece a un unico soggetto politico, Beppe Grillo, di esprimere il proprio pensiero. La Rai appartiene infatti al pubblico e non ai partiti e la libertà d’espressione è tutelata dalla Costituzione Repubblicana.
Michele Santoro

 

 

Lettera di Sonia Alfano, rivolta a Beppe Grillo, riguardo la vicenda Santoro-Petruccioli:

“Caro Beppe,
sto guardando la puntata di Annozero sul V2 day e l’informazione, e mi ha molto colpito ciò che è stato detto sulle nostre liste civiche e sulla loro presunta influenza, ma ciò che mi ha sconvolto è stato l’ennesimo riferimento agli attacchi qualunquisti del V2 day ai giornalisti. In studio un giornalista comincia a dire “che i giornalisti non sono tutti uguali, anzi ricordiamo che in Italia abbiamo gente come Abbate, Capacchione e Maniaci che rischiano la propria vita per quello che scrivono e addirittura sono morti dei giornalisti uccisi dalla mafia e dal terrorismo”.
Ad ascoltare queste parole sono saltata dalla sedia perchè sono stanca di sentire dire che mio padre è stato un eroe per il suo coraggio e la sua indipendenza, perchè sono convinta che se mio padre e gli altri suoi colleghi non fossero stati soli a scrivere e raccontare certe cose, sicuramente non sarebbero stati nè uccisi nè eroi.
Insomma voglio proprio dire dopo 15 anni che papà è morto, dopo 14 anni di processi celebrati sempre in religioso silenzio e con la regolare assenza dei giornalisti che venivano chiamati da noi familiari con la preghiera di raccontare delle indagini e del processo, beh voglio proprio dire che dopo tanto tempo non ce l’ho solo con i mafiosi che lo hanno ucciso, ma ce l’ho soprattutto con la casta dei giornalisti che con il loro isolamento e silenzio sono stati complici di quel delitto; con la loro indifferenza e servilismo nei confronti dei direttori padroni, hanno taciuto sugli sviluppi delle indagini e sui furbetti del quartierino coinvolti nel delitti.
Provo rabbia perchè quella casta non si è mai costituita parte civile nei processi e soprattutto non ha mai detto che avrebbe voluto farlo. Ho sperato per tanti anni che si sarebbero comportati nei confronti della mia famiglia come si comportano i poliziotti o i carabinieri quando muore un loro collega; si stringono attorno alla famiglia di chi è morto e ne condividono i momenti del dolore, alzano un muro di difesa. In questi anni non è accaduto nulla di tutto ciò, non ho mai visto lo stato e a 36 anni non sono in grado si spiegare ai miei figli che cosa sono le istituzioni nel nostro paese e soprattutto da che parte stanno, forse perchè non dovrebbero esserci delle parti. Cerco di nascondere ai miei figli le mie paure quando ammetto a me stessa che viviamo sotto dittatura. Ma che paese è il nostro, dove non solo non c’è libertà d’informazione ma non c’è proprio la libertà di cittadini? Perchè la vera informazione in Italia deve essere affidata a pochissimi giornalisti seri e indipendenti come Travaglio? Solo da noi accade che un critico d’arte, spero almeno che sia tale, si permette di dire, in riferimento a De Magistris, che i magistrati non hanno il diritto di fare certe inchieste; e che credibilità potrebbe avere Berlusconi in un paese civile se affermasse che Mangano è un eroe? Anche per questi motivi rivendico con orgoglio di far parte di quelle centinaia di migliaia di italiani che hanno aperto gli occhi, non si sentono più nè rappresentati nè tutelati e hanno capito che devono darsi da fare e non delegare più ad altri ciò che può essere fatto da noi. E il punto è proprio questo: noi abbiamo il dovere di fare qualcosa per tornare a vivere in un paese veramente libero e civile dove l’informazione possa essere davvero tale.
Pretendo che i miei figli possano vivere in un paese pulito e senza inceneritori, libero e non complice di guerrafondai, dove i giovani possano avere la certezza di un lavoro e di poter nascere e morire nella propria terra senza l’incubo della valigia in mano perchè costretti ad emigrare. Voglio per loro un paese in cui le istituzioni meritino davvero rispetto e il parlamento non continui ad essere centro a 5 stelle di riabilitazione per pregiudicati e delinquenti. Esigo per loro un paese in cui ci sia la certezza della pena perchè questo è democrazia.
Noi abbiamo appena iniziato a fare tutto questo con le “ininfluenti” liste.” Sonia Alfano

 

 

Dal Blog di Antonio Di Pietro:

La decisione del presidente della RAI Petruccioli di richiamare Santoro per la trasmissione AnnoZero dedicata alla raccolta di firme per i tre referendum per una libera informazione organizzata da Beppe Grillo il 25 aprile è sconcertante. Chi ha seguito il programma avrà sicuramente pensato che un richiamo era necessario, ma per Sgarbi che ha insultato senza ragione e continuamente le persone presenti, che non hanno reagito, e ha dichiarato il falso sui contributi al Giornale e sul licenziamento di Enzo Biagi. Petruccioli non ha ritenuto di dover sottolineare la denuncia di Beppe Grillo sulla illegittimità di Rete 4 sancita dalla corte di Giustizia Europea che costerà ai contribuenti italiani più di 300 milioni di euro.

Questa si chiama censura, in un Paese libero l’ascoltatore ha il diritto di sapere che due milioni di persone sono scese in piazza per firmare tre referendum e che sono state raccolte 1.500.000 di firme in un solo giorno, tra cui la mia, un evento mai successo nella storia della Repubblica. Una manifestazione di tale importanza non si può cancellare.

Se il buon giorno si vede dal mattino, ci possiamo aspettare tentativi di ogni tipo per chiudere i pochi spazi di libertà di informazione ancora presenti nel nostro Paese.
L’Italia dei Valori farà di tutto perché questo non avvenga in particolare se dovesse assumere la presidenza della Commissione di Vigilanza RAI di cui ha fatto espressa richiesta.

 

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2 thoughts on “Petruccioli Dimettiti!

  1. Innanzitutto voglio complimentarmi con chi cura questo altro spazio di libertà. Di questi tempi fanno impressione… La reprimenda di petruccioli l’ho letta stamattina su la stampa, ovviamenta ben curata e sistemata in modo da sembrare una cosa seria. Una sciatteria del genere non me l’aspettavo e non potevo credere che la paura di questi personaggi che affollano poltrone e poltroncine potesse sfociare in tali assurdità. Aspettavano solo il momento che ne parlasse santoro, da venerdi 25 a giovedi 1 maggio hanno tenuto nel limbo le affermazioni di grillo, il tempo che ne parlassero(si fa per dire) a raiset e sui giornali per intenderci. Appena il caso arriva nell’arena di santoro(una specie di san marino ormai nella tv italiana), scatta la bufera. Il sig. petruccioli che ignorante penso non sia, sapeva benissimo che la sua credibilità era inferiore a quella di un disturbato mentale, però ha esternato ugualmente tali cazzate perchè il regime chiede questo. Si prepara una nuova stagione di editti bulgari, onestamente pensavo fossero storia(brutta) vecchia, al momento mi sembra di nuovo terribilmente attuale.
    Saluti, M.S.

  2. Fermo restando che il comportamento di Sgarbi e di Petruccioli è stato scorretto nei confronti di chi, almeno una volta alla settimana, cerca di fare informazione corretta, come deve essere fatta. Non è di parte come vogliono farci credere perché comunque Santoro ha fatto puntate anche dove si dava contro alla sinistra. E così anche alla destra. Ma non si è occupato solo di politici, è bene dirlo. Non è colpa sua se poi i politici sono dappertutto.
    Sono d’accordo con te nel dire che non è giusto il richiamo verso Santoro.

    Però ti devo fare un appunto: Santoro non è stato reintegrato dal centrosinistra. Anzi, se avesser potuto, anche loro l’avrebbero lasciato a casa. Santoro ha vinto una causa e la RAI è stata costretta a reintegrarlo.

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